Come sarà il Politecnico di Torino nel 2030?

Un Ateneo autorevole, dalla consolidata reputazione internazionale per l’eccellenza della formazione e della ricerca, motore di sviluppo per il territorio

Il programma
della candidatura

Il programma di Stefano Corgnati è il frutto di mesi di intenso dialogo con la comunità del Politecnico di Torino, il quale ha portato alla definizione di Obiettivi che dovranno essere affrontati nel prossimo mandato rettorale e all’individuazione di Azioni concrete che permetteranno di raggiungerli.
Il programma di politointransition è un documento aperto e vivo che continuerà a crescere grazie al vostro prezioso contributo.

Stefano Corgnati

Professore Ordinario di Fisica Tecnica Ambientale presso il Dipartimento Energia del Politecnico di Torino

Già membro del Consiglio di Amministrazione, sono stato Vice Rettore alla Ricerca con il Rettore Gilli e con il Rettore Saracco, con cambio di delega nel 2021 alle Politiche Interne

Per conoscermi meglio



  • Cara, caro,

    Il 13 novembre è partita ufficialmente la campagna elettorale, un percorso che ci accompagnerà all'elezione del nuovo Rettore del Politecnico di Torino.

    Sto vivendo questo periodo con grande impegno ed entusiasmo. Lo stesso impegno ed entusiasmo con cui, fin da ragazzo, ho sempre vissuto il mio coinvolgimento nelle attività di servizio alla collettività in quello che oggi chiamiamo il terzo settore: ho sempre amato lavorare in gruppo, essere a contatto con le persone, stare tra la gente.

    Crescendo, queste esperienze si sono naturalmente evolute, conducendomi a ruoli di gestione e amministrazione nelle mie due comunità: quella del mio Ateneo e quella del mio Comune, Livorno Ferraris. In quest’ultima ho vissuto dal 2003 un’esperienza straordinaria, con due mandati nel ruolo di Assessore seguiti da due di Sindaco, terminati lo scorso maggio.

    L’esperienza di amministratore pubblico mi ha enormemente arricchito grazie al contatto con tutta la cittadinanza, al di là del ruolo, dell’età e delle specifiche esigenze. Un’esperienza che, oltre ad avermi fornito una profonda comprensione dei processi amministrativi e di governo, mi ha permesso di vivere appieno il valore del rispetto della persona e degli impegni presi nei confronti della propria comunità, da onorare e portare a termine. Ho maturato la propensione all’ascolto, la sensibilità di chi vede le diversità e le unicità come elementi fondanti della crescita collettiva, il senso di responsabilità di dire dei “sì” e dei “no”, in coerenza con la propria veste istituzionale ed il proprio mandato elettorale. Ho sperimentato quanto una comunità si identifichi, si riferisca e voglia trovare un chiaro punto di riferimento in chi, in quel momento, la rappresenta e si pone all’ascolto di tutti i suggerimenti, tutte le idee e tutti i punti di vista, ma poi si assume la responsabilità di fare delle scelte nette e trasparenti, prendendo decisioni che riguardano l’intera collettività.

    Ritrovo questa stessa dimensione di valori nel mio Politecnico. Dico “mio” perché il Politecnico è l’altra mia comunità, l’altra famiglia dove sono cresciuto. Una famiglia ampia e articolata, di circa 3.000 docenti, ricercatrici e ricercatori, personale nei ruoli tecnici, amministrativi e bibliotecari, a cui si aggiungono quasi 40.000 studentesse e studenti, nonché le associazioni, i consorzi e le fondazioni che operano nell’ambito del nostro ecosistema. Una comunità complessa da valorizzare attraverso un'amministrazione consapevole, lungimirante e responsabile. Una comunità che mi ha fatto crescere, indirizzandomi in un percorso di esperienze e di servizio istituzionale negli organi dell’Ateneo: prima in CdA, poi come ViceRettore con i Rettori Gilli e Saracco, con deleghe prima alla Ricerca poi alle Politiche Interne. Dopo aver portato a termine i compiti che erano connessi alle mie deleghe, ho rassegnato le dimissioni per dedicarmi interamente a quel processo democratico che precede l’elezione del Rettore, un processo fatto di condivisione di idee e di elaborazione del programma grazie anche al contributo e alla partecipazione di così tante persone.

    Il percorso nel mio Ateneo, così come quello nel mio Comune, è stato un percorso graduale che mi ha condotto a ricoprire ruoli e compiti con responsabilità via via crescenti, fatto di studio puntuale e molta esperienza sul campo, nei processi organizzativi e nel dialogo con le persone. Un percorso che ho affrontato con umiltà, passione ed entusiasmo, con la forte consapevolezza che guidare la propria comunità comporti grandi responsabilità e altrettante soddisfazioni nel raggiungere, tutti insieme, obiettivi per il bene comune.

    Maturo grazie al mio bagaglio di esperienze, solide e credibili, ho deciso di presentare la mia candidatura a Rettore del Politecnico di Torino. La mia visione è quella di un Ateneo che, forte delle sue tradizioni e attraverso il compimento delle sue missioni istituzionali, è protagonista nell’interpretare i bisogni di una società in continuo mutamento e si mette al suo servizio per guidare le trasformazioni tecnologiche con un approccio basato sulla conoscenza scientifica. Un Ateneo che si pone come un attore istituzionale riconoscibile e riconosciuto, che mette i propri saperi a servizio delle istituzioni governative europee, nazionali e locali, così come del mondo produttivo e delle imprese. Un Ateneo orgoglioso della sua funzione di istituzione pubblica, che è una guida riconosciuta nell’arena italiana ed europea nell’indirizzare riforme e innovazioni del sistema universitario e della ricerca. Un Ateneo attento allo sviluppo di tutte le proprie missioni; inclusivo e in grado di costruire opportunità per ogni membro della sua comunità, valorizzando le vocazioni e le aspirazioni di ciascuno. Un’istituzione dal profilo internazionale che guida il proprio territorio in un percorso di crescita e di apertura globale.

    Questo è il Politecnico di Torino che voglio costruire per la collettività, insieme a te e alla nostra comunità.

    Stefano Corgnati

Partecipa al progetto

I fondamenti del programma

La costruzione del programma di mandato rettorale si basa su solidi fondamenti condivisi, rappresentati da temi e valori capaci di guidare lo sviluppo del Politecnico di Torino.

L’Ateneo in cui ci riconosciamo si fonda sui principi qui affermati.

  • Il nostro Ateneo riaffermerà e rafforzerà il proprio ruolo istituzionale nelle relazioni con gli enti governativi europei, nazionali e territoriali (regioni e comuni).

    Si contraddistinguerà come istituzione pubblica che dedica i propri saperi e competenze al servizio della collettività.

  • Il nostro Ateneo sarà un riferimento, riconoscibile e riconosciuto, per la cultura scientifica e per l’innovazione tecnologica alla base delle transizioni ecologica e digitale.

    Interpreterà e promuoverà l’implementazione di queste transizioni, agendo da generatore e guida del cambiamento per una società più equa e giusta.

  • Il nostro Ateneo assumerà il ruolo di promotore tecnologico-scientifico dei valori e delle azioni per la tutela del Pianeta e dei nuovi paradigmi per uno sviluppo sostenibile ed equo.

    Questi principi di indirizzo si tradurranno in azioni concrete nelle nostre Missioni istituzionali di Formazione, Innovazione scientifico-tecnologica e trasferimento alla Comunità e alla Società e loro coinvolgimento, con l’obiettivo di essere d’ispirazione e guida attraverso l’esempio.

  • Il nostro Ateneo si proporrà come interlocutore istituzionale con la Commissione Europea, i Ministeri, le Regioni e i Comuni, operando con un nuovo modello di relazione, coordinato e organizzato, per offrire i propri saperi interdisciplinari e un approccio technology & science based per lo sviluppo di politiche, normative e regolamenti.

  • Il nostro Ateneo attribuirà eguale importanza a ognuna delle proprie missioni istituzionali (Formazione, Innovazione scientifico-tecnologica, Comunità e Società) e valuterà in modo equilibrato i percorsi di crescita e di carriera di chi opera con dedizione per realizzare queste missioni, riconoscendo e valorizzando il contributo dato e considerando anche le attività di servizio svolte per l’Ateneo.

  • Il nostro Ateneo metterà in costante relazione la dimensione internazionale e quella territoriale, con una solida reputazione che gli consentirà di giocare un ruolo trainante nel territorio per le trasformazioni tecnologiche industriali e sociali, in una dimensione collettiva e inclusiva.

  • Il nostro Ateneo indirizzerà prioritariamente i propri investimenti (materiali e immateriali) alla cura della propria comunità e definirà piani di manutenzione programmata su aule, uffici, laboratori, biblioteche, spazi dipartimentali e spazi comuni.

    Le misure di welfare verso l’intera comunità saranno continuamente aggiornate, riviste e potenziate per adattarle alle nuove esigenze.

    Il nostro Ateneo salvaguarderà il pluralismo, l’eguaglianza delle opportunità e l’inclusione. Promuoverà e valorizzerà con azioni concrete l’equilibrio di genere e la diversità.

  • Il nostro Ateneo considererà la formazione come proprio fondamentale dovere costituzionale. Offrirà alla popolazione studentesca un percorso di esperienze da vivere nel nostro Campus immerso e integrato nel tessuto cittadino, con spazi fruibili e aperti, comuni e in cui si respira internazionalità e senso di comunità.

  • Il nostro Ateneo promuoverà un modello di ricerca a supporto del sistema socio-economico fondato su solide competenze disciplinari in grado di integrarsi in un contesto collaborativo transdisciplinare, rispondendo così ai problemi complessi posti da una società in continua trasformazione tecnologica.

  • Il nostro Ateneo sarà inclusivo e valorizzerà le vocazioni di ciascuno/a. Per la nostra comunità, complessa e ricca di diversità, è fondamentale che ogni suo membro – appartenente al personale tecnico, amministrativo e bibliotecario, al personale docente e di ricerca, alla popolazione studentesca – si senta coinvolto nel progetto di Ateneo, così da poter esprimere al meglio il proprio potenziale e realizzare le proprie aspirazioni.

  • Il nostro Ateneo promuoverà con convinzione iniziative ed eventi volti a rinsaldare un forte senso di appartenenza alla comunità politecnica, valorizzando lo spirito, i valori e le tradizioni che hanno guidato la sua crescita e quella dei suoi allievi e delle sue allieve fin dalla sua fondazione.

  • II nostro Ateneo introdurrà misure orientate alla crescita delle nuove generazioni a cui sarà affidata la cura della nostra comunità negli anni futuri.

    Questo avverrà attraverso regole chiare che valorizzino, nelle progressioni di carriera, il contributo dato a ognuna delle missioni dell’Ateneo, compresi gli incarichi di servizio.

    Sarà istituita una Academy per formare le competenze delle nuove generazioni relative alla gestione e amministrazione di un ente universitario, anche attraverso l’affiancamento esperienziale ai ruoli di governo.

I momenti della campagna